La sfida del Covid-19: come il consorzio Scale Up sta ridefinendo le visite di studio

Le visite studio sono una parte cruciale del processo di apprendimento per qualsiasi progetto Interreg. Dopotutto, il programma Interreg è stato creato per facilitare l’individuazione di soluzioni comuni ai problemi condivisi dalle regioni di tutta Europa. Ciò avviene attraverso la condivisione e l'apprendimento di buone pratiche realizzate da regioni differenti che però fanno parte di uno stesso progetto. Il progetto Scale Up si pone l’obiettivo di migliorare gli strumenti a sostegno della capacità delle PMI di crescere ed espandersi sui mercati nazionali e internazionali. Scale Up è un progetto dalla durata di tre anni, e nel corso del primo anno erano previste una serie di visite studio per favorire lo scambio e l’apprendimento di buone prassi sviluppati da altri partner di progetto. Sfortunatamente, la pandemia del Covid-19 ha influenzato questa fase del progetto avendo causato restrizioni ai viaggi all’estero.   

Una nuova strategia si è resa necessaria  

Il consorzio ha dovuto affrontare un dilemma: come si valuterà il potenziale per l'apprendimento e il trasferimento di una buona pratica se non si potrà effettuare una visita di studio in loco nella regione che lo sta implementando? Questo interrogativo, oggetto di discussione nel consorzio, ha portato ad una soluzione. Poiché l'attuale situazione mondiale ha richiesto che la maggior parte del lavoro, se non tutto, venga fatto online, perché non realizzare visite studio online? Con la consapevolezza che queste ultime non saranno in grado di sostituire il programma di lavoro originale del progetto, sono state pensate come un metodo alternativo per acquisire informazioni aggiuntive dal partner ospitante (partner del progetto che presenta le buone pratiche della propria regione) e proprietari delle buone pratiche. In seguito, tutti i partner del consorzio sono stati invitati ad operare online.   

Imparare da casa

La metodologia di visita studio online, sviluppata in 5 fasi, è stata riconosciuta dal programma Interreg Europe come una buona pratica meritevole di essere condivisa con tutti gli altri progetti Interreg. Il primo passo ha richiesto ai partner di progetto di fornire ulteriori informazioni su ciascuna delle 3 buone pratiche individuate precedentemente. Queste informazioni addizionali possono essere raccolte in qualsiasi forma che va da un report, ad alcuni video fino alle interviste. Lo scopo è quello di raccogliere ulteriore materiale qualitativo utile agli altri partner di progetto qualora decidessero di replicare una buona pratica all’interno della propria regione.  

Una volta ricevute le informazioni e i materiali aggiuntivi, tutti i partner di progetto insieme al gruppo di esperti regionali (SAG) riguarderà ed analizzerà in modo approfondito le informazioni fornite precedentemente.   L'idea principale è quella di verificare la potenziale trasferibilità delle buone pratiche da una regione ad un’altra. In questa fase del processo potrebbero sorgere ulteriori domande e/o richieste di informazioni che verranno indirizzate a coloro che hanno sviluppato la buona pratica in questione. Questo condurrà il partner ospitante a fornire ulteriori chiarimenti dopo aver consultato coloro che hanno realizzato le buone pratiche. Queste risposte saranno analizzate e valutate dal resto del consorzio insieme ai rispettivi SAG.

Una volta che tutte le fasi sono state completate e quando i partner del progetto dispongono di informazioni sufficienti sulle migliori pratiche dei partner ospitanti, si potrà organizzare un incontro online, sottoforma di visita studio, in cui saranno presenti tutti i partner. In questa fase, le buone pratiche sono ulteriormente esposte dagli stessi proprietari di buone pratiche. La sessione interattiva avrà una durata massima di 2 ore. L'incontro online è seguito dalla fase finale della metodologia che richiede ai partner di presentare la loro analisi SWOT e la revisione finale di tutte le buone pratiche presentate. Questo è il punto di partenza per selezionare le buone pratiche da includere nei piani d'azione di ciascun partner al fine di migliorare il loro strumento politico.

La metodologia originale della visita studio del progetto richiedeva ai partner ospitanti di seguire soltanto 4 passaggi focalizzati sul tema della replicabilità che mira a spiegare e individuare quale tipo di attori sono coinvolti nella buona pratica. La relazione tra i responsabili della buona pratica doveva essere approfondita, sia in generale come istituzioni che nello specifico in relazione alla buona condotta. La metodologia online è stata sviluppata per mettere la salute dei membri del consorzio al primo posto, ma rendendoli pienamente consapevoli di ciò che sta accadendo. La prima visita studio online avrà luogo a settembre.

 

Per vedere la metodologia di visita studio online, fai clic qui.